lunedì 28 aprile 2014

Apatia degli astanti

Di Gloria Agostini

Qualche tempo fa, in uno dei programmi di attualità più visti, mandarono in onda un filmato in cui si vedeva una ragazza, complice della trasmissione, che improvvisamente si sdraiava a terra, in una strada piena di persone. Nessuno dei passanti sembrava notarla e, comunque nessuno la soccorreva. Tanto è stato lo scalpore suscitato da quel servizio, come era possibile che l’uomo, di fronte ad evidente difficoltà si comportasse in quel modo? Questa modalità comportamentale è stata studiata già negli anni 70 da due psicologi sociali: Darley e Latané che parlarono per la prima volta di Apatia degli astanti.
Siamo nel 1963, a New York quando una donna, Kitty Genovese, tornando a casa dal lavoro, venne assalita nel breve percorso tra la sua automobile e l’edificio in cui viveva, nel quartiere di Queens.