lunedì 24 febbraio 2014

Cos'è la necrofilia?

Di Howard Poe


La necrofilia, rientra nel novero di quei disturbi, dei quali si parla con malcelata difficoltà. Le persone, in generale, tendono ad ignorare disturbi del genere, anzichè affrontarli per quello che sono: tale è lo sconcerto che suscitano. La necrofilia, dunque, è una perversione sessuale, caratterizzata dal raggiungimento dell'orgasmo, per tramite di atti eterosessuali, oppure omosessuali, compiuti su un cadavere.
Il morto diventa un feticcio. La sua assenza di emozioni, di reazioni, legittima la persona ad abusarne con piena bramosia. Tuttavia, non è solo questo che scatena la libido del malato. Il morto, nella sua immobilità, diventa una sorta di totem. Quasi una figura simbolica. Qualcosa da infrangere a livello metaforico, oltre che fisico. Il necrofilo diventa iconoclasta, feticista, e pur sempre preda di sensazioni fisiche legate alla morte.
Ci sono stati molti casi di necrofilia, che hanno suscitato l'attenzione dei medici. Uno su tutti, è quello del dottor Carl Tanzler, un radiologo americano vissuto negli anni trenta. Costui ebbe in cura una giovane paziente, affetta da tubercolosi. Poco più di una ragazzina. Il medico sapeva che la giovane era spacciata, ma la curò con accanimento. Di fatto ne era innamorato.

lunedì 17 febbraio 2014

Terrore notturno e abduction

Di Patrick Bini
terrore notturno e abduction, psicologia, spiegazioni, soluzioni, rapimenti alieni
Il terrore notturno è un episodio di paura intensa che viene sperimentato in fase di ridestamento dal sonno REM profondo. Dalla letteratura emerge che tale problema si riscontra maggiormente nei bambini tra i 6 e i 12 anni, ma in particolari situazioni può verificarsi anche in età adulta. Chi lo ha provato la definisce un’ esperienza a dir poco terrorizzante. Come accade e cosa accade durante un terrore notturno? Purtroppo la lettura scientifica sull’argomento è piuttosto scarsa, posso solo raccontarvi ciò che mi è stato riportato in questi anni dai miei pazienti e la mia esperienza diretta, dato che in adolescenza ne ho avuti anch’io. Cosa succede? In pratica durante la prima parte della notte, in seguito a pensieri o sogni angoscianti, ci destiamo improvvisamente. Il risveglio però non è completo, gli occhi si spalancano, osservano l’ambiente buio, la nostra stanza da letto. Si percepisce la presenza di altri, un ladro, un malintenzionato, si vedono ombre muoversi nell’oscurità, il sogno si mescola alla realtà. Si cerca di muovere le braccia, di urlare a squarciagola, ma gli arti non si muovono, l’urlo rimane strozzato in gola, il cuore batte all’impazzata per la paura, il senso d’impotenza ti attanaglia, il respiro ti soffoca. Attimi di vero terrore.

martedì 11 febbraio 2014

ELABORARE UN LUTTO


Di Howard Poe e Patrick Bini



L'elaborazione di un lutto, è la quintessenza della vita. Poichè vivere, è venire a patti con la morte. Capirla, nella misura in cui questa comprensione, ci spinge a vivere in modo pieno, partecipe, intenso.
L'elaborazione di un lutto, consta di quattro fasi. La prima fase, è molto emotiva. Caratterizzata da intense sensazioni di depressione e rabbia. Dunque da alti e bassi, che tendono a destabilizzare il nostro umore. Nella seconda fase, la nostra attenzione si concentra sulla persona defunta. La cerchiamo nei gesti, nelle parole, nelle consuetudini. Siamo irrequieti, fatichiamo a concentrarci. Questa fase può durare mesi o anni. Tuttavia, tende ad attenuarsi nel tempo. La terza fase, comporta una sorta di accettazione. Davanti all'evidenza della perdita, la persona comincia a sentirsi apatica, delusa. E ricorda in modo ossessivo il defunto. Come se quel ricordo, fosse una sorta di legame, e sciolto quello, fosse impossibile andare avanti. Tuttavia nessun nodo è fatto per durare. E i legami non sono catene.

giovedì 6 febbraio 2014

DISTURBO BIPOLARE

Di Howard Poe


Disturbo bipolare, psicologia psicoterapia, depressione, ansia,
Il disturbo bipolare, si traduce nell'alternanza di due stati psicologici, contrapposti. Da una parte l'inibizione, l'inerzia, la melanconia. Dall'altra, l'eccitamento, la positività, lo star bene in generale.
L'incidenza di questa malattia, ad oggi, è del 1,2 % nel sesso maschile. E del 1,8 % in quello femminile. Il disturbo registra i suoi picchi durante l'adolescenza, per poi calare dai trent'anni in poi.
Questa alternanza di alti e bassi, di umori contrapposti tra loro, si palesa in varie situazioni cliniche. Talune ben gestibili, altre al limite.
Si segnalano, dunque: il vissuto maniacale, il vissuto misto, il vissuto ipomaniacale, il vissuto depressivo maggiore. In base al manifestarsi di questi vissuti, o episodi, il disturbo bipolare cambia di grado. Nella forma più blanda, il disturbo è pari al primo grado. Nella forma più acuta, pari al terzo, e caratterizzato da una depressione acuta.

lunedì 3 febbraio 2014

Cosa sono i messaggi subliminali?

Di Gloria Agostini



Tutti,almeno una volta nella vita, ci siamo posti una domanda: è possibile che qualcuno ci faccia il “lavaggio del cervello” usando tecniche e modalità da noi sconosciute e che non riusciamo a rilevare?
In psicologia vige un assioma e cioè una proposizione, un principio che viene assunto come vero perché ritenuto evidente: Non si può non comunicare. Questo assioma ci porta a dire che qualsiasi comportamento mettiamo in atto o non mettiamo in atto,qualsiasi cosa diciamo o non diciamo crea un messaggio che arriva a qualcun altro e, di conseguenza, comunichiamo; anche un non comportamento comunica qualcosa a chi osserva. Da qui, quindi, emerge che, visto che non possiamo non comunicare, non possiamo neppure non influenzare. Ogni giorno siamo bombardati da milioni di informazioni che arrivano al nostro cervello e che esso, attraverso delle modalità specifiche, filtra.